Radicchio di Treviso IGP – Il re dei radicchi

Il Radicchio di Treviso è il re dei radicchi, può essere precoce e tardivo ed è un prodotto locale molto pregiato, versatile e frutto di una grande tradizione. Scoprilo con noi!

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Cenni storici

La coltivazione del Radicchio Rosso di Treviso è frutto di una tradizione che affonda le sue radici nei secoli.

Alcune ricerche iconografiche hanno dimostrato come il radicchio fosse coltivato già dalla metà del XVI secolo. Ma il processo di produzione si sarebbe affinato solo nella seconda metà del XIX secolo. Sarebbe stato il vivaista Francesco Van Den Borre, giunto dal Belgio nel 1870, a portare nella zona del Trevigiano la tecnica di imbianchimento già in uso per le cicorie belghe.

L’unica vera attestazione storica tuttavia si ha in data 20 Dicembre 1900 quando, sotto la Loggia di Palazzo dei Trecento a Treviso, venne realizzata la prima Mostra del Radicchio grazie all’interessamento di Giuseppe Benzi, responsabile dell’Associazione Agraria Trevigiana.

Se quindi, il Radicchio Rosso poteva essere coltivato come cicoria fin dal Rinascimento, è solo nella seconda metà dell’Ottocento che si afferma il suo particolarissimo processo produttivo, che ne determinerà il successo, al punto da consacrarlo come ortaggio simbolo della terra trevigiana e veneta.

Varianti

Il Radicchio Rosso di Treviso è una varietà di cicoria, è caratterizzato da un colore rosso scuro intenso, da striature bianche, da una consistenza croccante e da un inconfondibile gusto delicatamente amarognolo.

Si presenta in due varianti: precoce o tardivo.

Radicchio Rosso di Treviso IGP- Tardivo

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Il Radicchio Rosso di Treviso IGP tardivo è il re dei radicchi.

Per essere l’autentico Radicchio Rosso di Treviso IGP deve provenire dall’area tipica posta fra le province di Treviso, Padova e Venezia e deve essere ottenuto secondo la tradizionale tecnica di forzatura ed imbianchimento.

E’ assai più pregiato del precoce, in ragione della complessità del processo di produzione. Si presenta con foglie lunghe e affusolate, con una costa centrale bianca e foglie di un colore rosso-violaceo intenso.

Secondo il disciplinare di produzione, la raccolta dal campo aperto può iniziare solo dopo che le piante abbiano subito due brinate. Una volta raccolto (ancora con il suo fittone o radice) viene legato in mazzi e posto con il fittone immerso in vasche di acqua di falda a temperatura costante (12-15 gradi) per la fase di imbianchimento.

La temperatura mite dell’acqua favorisce la ripresa del processo vegetazionale, ma l’assenza di luce impedisce alla pianta di produrre clorofilla: da qui il colore tipico e l’ammorbidimento delle note amare della cicoria. Dopo un periodo di forzatura in acqua, che varia dai quindici ai venti giorni, il Radicchio Rosso di Treviso Tardivo IGP è pronto per la toelettatura finale.

Radicchio Rosso di Treviso IGP- Precoce

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Il Radicchio Rosso di Treviso Precoce, meno pregiato del tardivo, ha la foglia più larga e un sapore più amaro.

Viene coltivato in campo aperto e dopo l’estate i cespi vengono legati per proseguire la maturazione e l’imbianchimento forzato. Seguono quindi  la raccolta e la toelettatura prima della commercializzazione.

Sa ben difendersi per la sua versatilità culinaria e per il suo aspetto, al punto da rendersi protagonista di ricette tradizionali e preparazioni creative degne di grandi chef.

La raccolta comincia il primo di settembre ed al contrario del tardivo la sua maturazione si raggiunge in pieno campo dopo che le foglie vengono legate con un elastico e tenute serrate, prive di luce, per 15-20 giorni.

Territorio

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La coltivazione del Radicchio Rosso di Treviso Tardivo IGP è possibile solo nelle campagne di 24 comuni del Veneto, 17 in provincia di Treviso, 5 in provincia di Venezia e 2 in quella di Padova. La produzione è quindi collocata nell’area pianeggiante del Veneto centrale, caratterizzata da estati calde e inverni piuttosto rigidi che incidono profondamente sul ciclo vitale della pianta.

I terreni sono fertili e soprattutto ricchi d’acqua. Proprio l’abbondanza di acque pure è l’elemento determinante nel processo di produzione del Radicchio Rosso di Treviso IGP.

La Strada del Radicchio Rosso di Treviso attraverso l’omonima associazione, si occupa di promuovere il territorio del radicchio facendone conoscere anche le peculiarità turistiche e culturali attraverso itinerari che conducono alla scoperta di castelli medievali, testimonianze artistiche, Ville Venete e città d’arte.

Perché I.G.P

Il termine Indicazione Geografica Protetta (I.G.P) identifica un prodotto tutelato da apposite norme dell’Unione Europea  ed in particolare sta ad indicare il nome di una regione, di un luogo determinato o di un paese che serve a designare un prodotto agricolo o alimentare come originario di tale regione o luogo determinato e ne determina qualità, reputazione o altre caratteristiche che possono essere attribuite a tale origine geografica e la cui produzione e/o trasformazione e/o elaborazione avvengono nella zona geografica delimitata.

Utilizzo

Il Radicchio Rosso di Treviso IGP è un ortaggio invernale assai duttile in cucina: può essere utilizzato per insalate crude ma anche per la preparazione di piatti cotti (primi, secondi, dolci).

Il Radicchio Rosso di Treviso Tardivo è perfetto nelle preparazioni a crudo ed eccezionale nelle sue declinazioni; dagli antipasti, ai primi piatti, ai secondi, ed infine come contorno o base di prelibati dessert.

Esiste anche la birra aromatizzata al Radicchio e tisane salutari.

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