Tradizioni nell’Altamarca

L’Altamarca Trevigiana si estende a nord della Provincia di Treviso e si tratta di un territorio unico e ricco di storiche tradizioni che costituiscono un patrimonio da preservare, tramandare e valorizzare, grazie anche ai suoi aspetti ambientali, culturali, artistici e gastronomici.

Le tradizioni dell’Altamarca possono essere suddivise in 3 principali categorie : tradizioni popolari, tradizioni storiche e tradizioni culinarie.

La più famosa tradizione popolare dell’Altamarca trevigiana è sicuramente il “Pan e Vin” , in italiano pane e vino. Questa tradizione si festeggia la sera del 5 Gennaio, in occasione dell’Epifania e consiste nel bruciare in un grande rogo un fantoccio con sembianze femminili (la vecia o befana). Secondo gli studiosi questo rito ha radici profonde che ci riportano alla preistoria, questa cerimonia era infatti un rituale magico di fertilità e di fecondità, praticato dalla nostre popolazione già in antichità, che offrivano alle divinità della natura dei veri sacrifici, anche umani, sostituiti in seguito da fantocci.

Falò-Befana-tradizione-Veneta

La “vecia” infatti rappresenta la miseria della stagione passata, la fame, le disgrazie, le malattie e l’augurio per un futuro promettente per la campagna e per la vita.
All’epoca, prima di essere posizionata sul rogo, la vecchia veniva riempita di caramelle, confetti, arachidi, arance, mandorlato, dolcetti e frutta secca e veniva poi tagliata a metà per procurare un po’ di divertimento ai bambini, prima di essere bruciata.
E’ una tradizione che si svolge tutt’oggi in tutti i comuni e le contrade dell’Altamarca ma anche in molti altri comuni della Provincia di Treviso.

PaneVin

Per quanto riguarda le tradizioni storiche, molto importanti sono le rievocazioni storiche, che molti comuni dell’Altamarca organizzano, una di queste è il “Palio Assalto al Castello”, nel Comune di Vidor.

Castello di Vidor

Il Palio Assalto al Castello di Vidor ricorda l’invasione della cittadina da parte degli
Ungari intorno al X secolo. La rievocazione storica si ripete ogni anno nella seconda domenica di Settembre dal 1996 e consiste in uno scontro tra sette squadre di atleti,  che simboleggiano le cinque contrade di Vidor : Centro, Colbertaldo, Alnè di sotto e Alnè di sopra e Bosco, in aggiunta al comune limitrofo di Moriago della Battaglia e al Comune marchigiano gemellato di Petritoli (FM).

Le ragazze della scala
Ciascuna squadra deve trasportare una scala di 14 kg (affidata alle donne) dall’Abbazia di S. Bona alle pendici del Castello ed un pesante ariete di 60 kg (affidato a 4 uomini, con il cambio a metà percorso) fino alla cima del Castello.
Vince la squadra che riesce a percorrere nel più breve tempo possibile il tragitto.

salita al Castello

L’evento è preceduto da una tradizionale e caratteristica sfilata in costumi medievali.

Sfilata - Palio di Vidor   sfilata palio di Vidor donne

Una delle più grandi passioni che si possono poi ritrovare nell’Altamarca trevigiana è la tradizione culinaria, data da una filosofia del cibo e del vino che sorge da antichi saperi locali tramandati da generazioni.

Il piatto tipico più famoso di questa splendida zona è sicuramente lo spiedo, particolarmente tipico dell’area del quartiere del Piave delle Prealpi trevigiane, è inserito tra i PAT “prodotti agroalimentari nazionali”.

spiedo
Nella tradizione contadina la carne era consumata soltanto in determinate occasioni di festa, la dieta infatti era fatta soprattutto di fagioli, erbe, formaggi, salumi.
Nel 1956, a Pieve di Soligo, si decide di festeggiare l’uscita dall’incubo della fame, allestendo uno spiedo gigante, inizia così una lunga tradizione legata proprio a questa manifestazione e lo spiedo viene così consacrato una volta per tutte come elemento della tradizione gastronomica di questo territorio.
Lo spiedo di carni affianca nel paniere della tradizione veneta prodotti come la polenta, contorno con il quale viene quasi sempre servito, la sopressa trevigiana, la patata del Quartier del Piave e i marroni di Combai.

spiedo e polenta

Proprio per valorizzare lo spiedo d’Altamarca e approfondire il suo legame storico con il territorio è nata l’Accademia dello Spiedo d’Altamarca, il cui presidente è il gastronomo Danilo Gasparini di Slow food.
Un rito quasi sacro, quello dello spiedo, con tempi e gesti precisi indicati chiaramente anche in un disciplinare, il Disciplinare dello Spiedo d’Altamarca, il quale indica precisamente la tipologia delle carni da utilizzare, la loro preparazione, il tempo di cottura, la salatura ed infine i contorni più indicati e le tipologie di vino più adatte.

Quindi che aspettate? Venite a scoprire le tradizioni dell’Altamarca trevigiana!

 


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